uomo con laptop e mobile phone
Inbiz Tools
Strumenti indispensabili e consigli pratici per l’operatività aziendale.

Pagamenti digitali B2B: verso un nuovo quadro normativo

Regolamenti internazionali, tecnologie emergenti e soluzioni bancarie che stanno rivoluzionando le modalità di pagamento per le aziende.
10.02.2025

La gestione dei flussi di liquidità delle aziende è in costante evoluzione: l’utilizzo dei pagamenti digitali sta rapidamente diventando un pilastro fondamentale delle transazioni finanziarie e il quadro normativo del settore continua a essere articolato e complesso. I regolatori internazionali stanno compiendo sforzi significativi per semplificare e migliorare i processi di pagamento, sia all'interno dei paesi membri dell'Unione Europea che su scala globale.

Questo articolo approfondisce il tema dei pagamenti digitali B2B a partire dai trend in atto e dai vantaggi per le aziende, per poi analizzare le iniziative di riforme, che hanno come obiettivi la riduzione dei costi e il miglioramento dei tempi di esecuzione, come la Normativa PSD3 e il Regolamento PSR, che puntano ad armonizzare il quadro normativo, e la strategia G20 per facilitare le transazioni cross-border a livello globale.




PAGAMENTI DIGITALI B2B, UN TREND IN CRESCITA

L’adozione dei pagamenti digitali da parte delle aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni e del settore di appartenenza, è in continua crescita. Questo fenomeno è alimentato dalla crescente digitalizzazione dei processi aziendali e dalla necessità di avvalersi di strumenti più sicuri ed efficienti per la gestione ed il monitoraggio delle transazioni finanziarie. I pagamenti B2B, quindi, stanno vivendo una importante evoluzione guidata dalla crescente digitalizzazione delle aziende e dalla necessità di abbracciare l’innovazione anche nelle operazioni quotidiane.

Il trend è confermato dal Capgemini’s World Payment Report: il volume delle transazioni digitali B2B è cresciuto di circa il 10,8% dal 2023 al 2024 e si prevede un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell'11,4% per il periodo 2023-2028. A guidare è l’APAC (regione Asia-Pacifico), con una crescita prevista del 14% anno su anno per il 2024, mentre l'Europa mantiene la leadership per il volume complessivo delle transazioni con una previsione dell’11,6%, seguita dal Nord America con il 7%.

In questo contesto, giocano un ruolo importante fattori esterni che stanno contribuendo a cambiare il settore e a spingere le aziende verso l’adozione di strumenti di pagamento digitale. Tra questi, vale la pena menzionare l’impatto delle fintech con le soluzioni che mettono a disposizione delle aziende per i pagamenti digitali e la rapida crescita dei marketplace B2B, la cui diffusione sta spingendo le aziende ad investire nell’innovazione per rimanere al passo in un mercato in espansione come quello del commercio online. Se nel 2023 si contavano 750 marketplace a livello globale, le proiezioni per il 2025 superano i 1.000, inoltre si stima che entro il 2030, il valore lordo delle merci dei marketplace B2B globali potrebbe raggiungere i 26.000 miliardi di dollari: numeri che fanno ben capire l’impatto diretto sulla necessità di offrire strumenti di pagamento semplici, rapidi ed economici ai propri partner commerciali.



QUALI SONO I VANTAGGI DEI PAGAMENTI DIGITALI PER LE AZIENDE
 

I pagamenti digitali offrono numerosi vantaggi che non solo ne semplificano la gestione quotidiana, ma contribuiscono anche a ridurre i rischi operativi associati a errori manuali e frodi.

  • Semplificazione delle operazioni finanziarie quotidiane: l’eliminazione dei pagamenti manuali e della gestione del contante riduce i tempi e i costi operativi, rendendo i processi aziendali più veloci ed efficienti.
  • Maggiore sicurezza: i pagamenti digitali sono protetti da tecnologie avanzate di autenticazione e autorizzazione che riducono il rischio di frodi ed errori rispetto alle modalità tradizionali e garantiscono maggiore protezione per le risorse finanziarie.
  • Tracciabilità e trasparenza: le aziende possono monitorare in tempo reale i flussi finanziari e generare report dettagliati per finalità contabili e di controllo, migliorando la gestione e la pianificazione della liquidità.
  • Chiarezza finanziaria: le aziende possono ottenere informazioni in tempo reale sui flussi di cassa, identificare modelli di spesa e prendere decisioni informate basate sui dati, migliorando la gestione finanziaria aziendale.
  • Velocità dei pagamenti: la digitalizzazione consente di processare i pagamenti istantaneamente, sostituendo le modalità tradizionali più lente, allineando i termini di pagamento e semplificando la gestione dei flussi contabili.
  • Supporto al commercio internazionale: i pagamenti digitali offrono metodi di pagamento sicuri, regolamentati e standardizzati a livello globale, facilitando le transazioni cross-border e rendendo il commercio internazionale più semplice e veloce.

In sintesi, l'adozione dei pagamenti digitali offre alle aziende la possibilità di migliorare l'efficienza operativa, ridurre i rischi, ottenere una visibilità maggiore sulle transazioni e ampliare le opportunità a livello internazionale, garantendo una gestione finanziaria più solida e competitiva.

mondo digitale

 


L’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI PAGAMENTO INTERNAZIONALI


L'evoluzione dei sistemi di pagamento internazionali rappresenta un ambito cruciale nel contesto dell'attuale scenario aziendale globale. Il quadro normativo internazionale è poco omogeneo e armonizzato, inoltre il contesto geopolitico attuale richiede ai partecipanti al mercato dei pagamenti di applicare controlli e strumenti di mitigazione del rischio molto stringenti.

In un quadro così complesso, che risente fortemente delle differenze tra Stato e Stato, c’è bisogno di agire a livello internazionale per armonizzare il quadro normativo e semplificare la gestione dei pagamenti digitali tra le aziende di Stati diversi.

Un importante sviluppo in questo settore è rappresentato dall'iniziativa Cross Border Payments and Reporting (CBPR+) promossa da SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), che punta a migliorare l'efficienza, la trasparenza e la tracciabilità dei pagamenti internazionali, consentendo alle aziende di effettuare trasferimenti più rapidi e sicuri attraverso una maggiore standardizzazione dei processi.

In parallelo, assistiamo a un crescente riconoscimento dell'importanza degli standard internazionali nei pagamenti digitali. Uno di questi standard è l'ISO 20022, che definisce il framework comune per lo scambio di informazioni finanziarie tra diversi sistemi di pagamento. L'adozione diffusa di standard come questo favorisce una maggiore interoperabilità tra le piattaforme di pagamento e semplifica i processi di pagamento internazionale per le aziende.

Iniziative di questo tipo risultano particolarmente rilevanti nell’ottica di semplificazione dei pagamenti digitali nazionali e transfrontalieri, rendendoli più rapidi, economici e trasparenti. Questa confluenza di fattori sta stimolando la crescita dei pagamenti digitali B2B, creando un ecosistema finanziario più efficiente per le aziende di tutte le dimensioni.


 

LE RIFORME EUROPEE SUI PAGAMENTI DIGITALI

Le istituzioni europee stanno lavorando alacremente per promuovere riforme sui pagamenti digitali che siano in grado di trasformare il settore nel suo complesso, migliorando la sicurezza, l'efficienza e l'interoperabilità delle transazioni.La PSD3 (Direttiva sui Servizi di Pagamento 3) e il Regolamento PSR (Payment Services Regulation), sono misure importanti che vanno in questa direzione e si concentrano sul rafforzamento della protezione delle aziende, sulla promozione della concorrenza e sull'armonizzazione delle pratiche di pagamento, così come il regolamento IPR (Instant Payments Regulation), che si rivolge alla crescente richiesta di pagamenti istantanei. L’IPR mira a ridurre sensibilmente i tempi e i costi delle transazioni: sarà obbligatorio rendere disponibili i pagamenti istantanei ad un prezzo analogo a quelli ordinari, favorendo l'efficienza del commercio internazionale. Insieme, queste normative offrono alle aziende un quadro più sicuro e competitivo, facilitando l'accesso ai pagamenti digitali su scala globale.


 

LA PSD3 E IL PSR


La PSD3, presentata dalla Commissione Europea nel giugno 2023, come revisione della PSD2, ha l’obiettivo di rafforzare la concorrenza nel settore finanziario, di migliorare la sicurezza delle transazioni aziendali e di stimolare l'innovazione, introducendo misure più rigorose per l'autenticazione delle transazioni e per l'accesso sicuro ai sistemi di pagamento.

Insieme al PSR, PSD3 mira a modernizzare e armonizzare il sistema dei pagamenti nell'Unione Europea, creando un quadro normativo uniforme che garantisca sicurezza ed efficienza nelle transazioni aziendali. Questo pacchetto di misure affronta le sfide legate alla digitalizzazione, promuovendo un ambiente finanziario più competitivo, sicuro e trasparente per le aziende. Inoltre, queste normative favoriscono la piena interoperabilità dei pagamenti digitali tra i Paesi membri, semplificando le operazioni transfrontaliere e migliorando la gestione del flusso di capitale nelle transazioni internazionali.

L'obiettivo dell'Unione Europea è creare un mercato unico dei pagamenti digitali che consenta alle imprese di accedere facilmente a soluzioni finanziarie moderne, sicure e a costi competitivi. L'adozione di regolamenti comuni e la standardizzazione dei sistemi di pagamento favoriranno l'innovazione, migliorando la competitività delle aziende in un contesto sempre più digitalizzato e globale.

Payment service provider security protocol

 



IL REGOLAMENTO INSTANT PAYMENTS REGULATION (IPR)

In questa stessa direzione va anche il Regolamento sui Pagamenti Istantanei (IPR), adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 13 marzo 2024, che mira ad accelerare l'introduzione dei pagamenti istantanei in Europa e modifica il regolamento SEPA, in vigore dal 2017.

Secondo l’ European Payments Council, nell’area SEPA il volume dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici è passato dal 12% di giugno 2022 al 19% circa di giugno 2024. Nonostante gli sforzi di armonizzazione, il panorama dei pagamenti in Europa rimane ancora frammentato, visto che esistono circa 30 sistemi di pagamento attivi nell'area euro che continuano a utilizzare approcci differenti, mantenendo specificità locali: in Germania e nei Paesi Bassi, per esempio, le aziende preferiscono lavorare tramite bonifici bancari, mentre in Francia si prediligono sistemi di carte locali.

La fase I del regolamento stabilisce che tutti i fornitori di servizi di pagamento (PSP - Payment Service Provider) nell'eurozona dovranno essere in grado di ricevere pagamenti istantanei entro il 9 gennaio 2025. La fase II richiede che tutti i PSP offrano anche la possibilità di inviare pagamenti istantanei entro il 9 ottobre 2025. Per i mercati non appartenenti all’eurozona, invece, sono previste tempistiche di conformità successive: il 9 gennaio 2027 per la ricezione e il 9 luglio 2027 per l'invio di pagamenti istantanei.

Oltre a questo, il regolamento introduce misure di sicurezza avanzate e requisiti di trasparenza, tra cui l'obbligo per i PSP di applicare tariffe e commissioni pari a quelle dei pagamenti tradizionali, l'introduzione di un servizio di verifica del beneficiario gratuito per l'utente, e la semplificazione dello screening delle sanzioni per garantire la conformità alle normative internazionali.




LA STRATEGIA G20 PER I PAGAMENTI CROSS-BORDER


A livello extra europeo, la più importante iniziativa volta ad armonizzare la normativa sui pagamenti digitali è la strategia del G20 per i pagamenti cross-border, adottata nell'ottobre 2020, che rappresenta un'iniziativa globale per affrontare le sfide legate all'efficienza e alla sicurezza dei pagamenti internazionali. Questo piano mira a risolvere le problematiche legate all'alto costo delle transazioni, alla bassa velocità dei pagamenti, alla limitata accessibilità ai servizi di pagamento e alla mancanza di trasparenza.

Secondo la Roadmap per il miglioramento dei pagamenti Cross-Border, pubblicata dal Financial Stability Board (FSB), la strategia del G20 si concentra su quattro aree principali per migliorare questi aspetti e rendere i pagamenti transfrontalieri più efficienti, sicuri e inclusivi:

1) Riduzione dei costi
I costi associati ai pagamenti internazionali sono storicamente elevati, composti da varie voci tra cui: le commissioni bancarie, le spese di conversione valutaria e le tasse applicate lungo la catena di pagamento. La strategia G20 punta a ridurre significativamente questi costi, mirando a una media globale del costo di transazione pari all'1%, con particolare attenzione alle rimesse internazionali che sono spesso soggette a costi elevati. Per raggiungere questo obiettivo, la strategia promuove la standardizzazione dei processi di pagamento e la collaborazione tra istituzioni finanziarie e piattaforme di pagamento per garantire tariffe competitive e maggiore accessibilità ai servizi finanziari.

2) Aumento della velocità delle transazioni
Attualmente, molte transazioni internazionali richiedono giorni per essere completate, a causa di processi complessi di compensazione e regolamento. La strategia mira a ridurre significativamente i tempi di esecuzione, favorendo l’adozione di sistemi di pagamento istantanei, che permetteranno alle aziende di trasferire denaro tra Paesi in tempo reale. Questo miglioramento della velocità è particolarmente importante per le aziende che operano su scala globale e che necessitano di flussi di cassa rapidi e affidabili per mantenere la competitività.

3) Accesso ai servizi di pagamento
La strategia G20 riconosce anche che molte aziende, in particolare quelle che operano nei mercati emergenti, hanno accesso limitato ai servizi di pagamento transfrontalieri. Questo limita le loro opportunità di espansione internazionale e la loro capacità di partecipare pienamente all'economia globale. Per affrontare questo problema, il G20 promuove l'inclusione finanziaria attraverso l’accesso a tecnologie e piattaforme digitali che facilitano i pagamenti internazionali. Inoltre, la strategia mira a garantire che le piccole e medie imprese, che rappresentano una parte significativa dell'economia globale, possano beneficiare di costi di transazione ridotti e servizi più accessibili.

4) Trasparenza nei pagamenti
La mancanza di trasparenza sui costi, sui tempi di elaborazione e sullo stato delle transazioni è un altro problema significativo per le aziende che effettuano pagamenti internazionali. La strategia G20 si propone di aumentare la trasparenza delle transazioni cross-border, rendendo chiari i costi e i tempi di esecuzione prima che una transazione venga avviata, e fornendo informazioni in tempo reale sullo stato del pagamento. Questo miglioramento della trasparenza aiuta le imprese a prendere decisioni più informate, riducendo i rischi e le incertezze legate ai pagamenti internazionali.

Un aspetto fondamentale della strategia G20è la promozione della cooperazione internazionale tra le autorità di regolamentazione e gli operatori del settore finanziario. Il G20 incoraggia il dialogo e lo scambio di best practices tra i Paesi membri, al fine di sviluppare standard comuni per i pagamenti transfrontalieri e garantire la sicurezza dei dati e delle transazioni. In particolare, la strategia prevede la creazione di protocolli di sicurezza condivisi che possano proteggere le informazioni sensibili durante il trasferimento di fondi tra paesi.

In conclusione, l'evoluzione dei pagamenti digitali rappresenta un fenomeno di rilevanza globale, con implicazioni significative per le aziende di ogni dimensione e settore.

In questo contesto, le banche possono assumere un ruolo cruciale nel sostenere le aziende durante questa trasformazione, offrendo una gamma di servizi e soluzioni innovative per facilitare l'adozione di pagamenti digitali e garantire la sicurezza delle transazioni. Investire nella digitalizzazione dei pagamenti è fondamentale per rimanere competitivi nell'economia moderna e sfruttare appieno le opportunità offerte dalla globalizzazione e dall'innovazione tecnologica.


Tutto il materiale pubblicato o comunque presente sul sito - compresi i marchi, i loghi, i nomi a dominio, le immagini, i filmati, i comunicati, gli articoli e i documenti in genere ivi riprodotti, nonché il software applicativo, i codici e i formats scripts utilizzati per l'implementazione del sito - è di proprietà di Intesa Sanpaolo, di società del Gruppo Intesa Sanpaolo o di società con cui Intesa Sanpaolo ha stipulato accordi commerciali ed è protetto dalle norme sul diritto d'autore e sui segni distintivi. Tutti i diritti sono riservati. Pertanto, senza il preventivo consenso formale del proprietario, il suddetto materiale non può essere copiato, scaricato, riprodotto, utilizzato su altri siti Internet, modificato, trasferito, distribuito o comunicato a terzi se non per uso esclusivamente personale, restando in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale.

Articoli correlati
Vedi tutti