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Verification of Payee: la chiave per pagamenti digitali affidabili

La verifica del beneficiario per rafforzare l’affidabilità dei bonifici nell’Europa che cambia
03.09.2025

In un mercato dei pagamenti sempre più digitale, aperto e istantaneo, la fiducia diventa un fattore sempre più strategico nel rapporto tra clienti e fornitori. La digitalizzazione, infatti, ha rivoluzionato l’accesso ai servizi finanziari rendendo le transazioni più rapide e accessibili ma, allo stesso tempo, ha ampliato la superficie esposta alle minacce informatiche, aumentando il rischio di frodi e compromissioni nei processi di pagamento, soprattutto nelle operazioni tra imprese.

Per rispondere a queste sfide, l’Unione Europea ha avviato una trasformazione strutturale del sistema dei pagamenti digitali, definendo nuovi standard di sicurezza e trasparenza. In questo contesto si inserisce la Verification of Payee (VoP): un servizio che consente di verificare la corrispondenza tra l’IBAN e l’intestatario del conto prima che un pagamento venga autorizzato.

 

FRODI NEI BONIFICI: UN RISCHIO CRESCENTE ANCHE PER LE IMPRESE


La crescita costante del volume e della complessità delle transazioni digitali ha semplificato le attività quotidiane, ma ha anche generato nuove vulnerabilità. Le frodi bancarie legate ai bonifici si confermano tra le più critiche, in particolare nelle operazioni tra aziende. Secondo i dati più recenti diffusi dalla Banca d’Italia, nel 2024 il valore delle frodi rilevate sui bonifici effettuati tramite Payment Service Provider italiani ha raggiunto circa 50 milioni di euro, con un incremento del 67% rispetto all’anno precedente.

Nonostante i bonifici abbiano un tasso di frode inferiore rispetto ad altri strumenti come le carte di pagamento, l’impatto economico per singola operazione può risultare ben più elevato. Il valore medio delle frodi si attesta intorno ai 3.500 euro, con picchi considerevoli nel caso di transazioni tra imprese. Una delle truffe più frequenti è la cosiddetta manipolazione del pagatore, nella quale il truffatore convince la vittima a disporre un pagamento verso un conto apparentemente corretto, ma in realtà riconducibile all’attività fraudolenta. Questa tecnica ha rappresentato nel 2024 il 74% del valore totale delle frodi e il 65% del numero complessivo di operazioni fraudolente.

Una particolare area di vulnerabilità riguarda i bonifici istantanei, che, a differenza di quelli ordinari, non possono essere annullati una volta eseguiti. Secondo il rapporto della Banca d’Italia, il tasso di frode in valore per i bonifici ordinari si è attestato allo 0,001%, mentre per quelli istantanei è salito allo 0,048%. Un dato che evidenzia l’urgenza di introdurre strumenti di verifica più robusti e tempestivi.

 

L’ UNIONE EUROPEA VERSO UN SISTEMA DI PAGAMENTI AFFIDABILE, ISTANTANEO E TRASPARENTE
 

Alla luce di queste vulnerabilità, l’Unione Europea ha messo in atto un’importante riforma normativa destinata a cambiare in profondità il panorama dei pagamenti digitali. Il fulcro di questa trasformazione è rappresentato dal Regolamento UE 2024/886, noto come Instant Payments Regulation (IPR), che punta a rendere i bonifici istantanei uno standard accessibile e sicuro per tutti i cittadini e le imprese europee.

Il Regolamento prevede due scadenze chiave:

  • Dal 9 gennaio 2025, tutti i PSP (Payment Service Provider) stabiliti nell’area euro devono essere in grado di ricevere bonifici istantanei in euro 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un altro aspetto di rilievo è rappresentato dal principio di neutralità tariffaria: i costi applicati ai bonifici istantanei non possono superare quelli dei bonifici ordinari. Questo vincolo mira a incentivare l’adozione diffusa dei pagamenti in tempo reale, eliminando le barriere economiche all’accesso.
  • Dal 9 ottobre 2025, sarà obbligatorio per i medesimi PSP offrire bonifici istantanei in euro in uscita, gestire i limiti di importo e integrare la verifica del beneficiario (Verification of Payee – VoP) per ogni operazione, garantendo un controllo preventivo tra il nome del beneficiario e l’intestatario del conto.

Questa misura è parte di una strategia più ampia che mira a rafforzare l’infrastruttura europea dei pagamenti, promuovendo concorrenza, inclusione e sicurezza. In tal senso, l’IPR si affianca e si integra con altri strumenti normativi come la Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD2), il Regolamento SEPA, la Direttiva SFD e il Regolamento sui pagamenti transfrontalieri.

 

COS’ È LA VERIFICATION OF PAYEE E COME FUNZIONA
 

La Verification of Payee è un servizio ideato per aumentare l’affidabilità dei bonifici SEPA, sia ordinari sia istantanei. Il suo funzionamento si basa su un controllo automatico e in tempo reale, che confronta l’IBAN indicato dal pagatore con il nome del beneficiario registrato presso la banca ricevente.

L’obiettivo è duplice: prevenire alcuni scenari di frode e ridurre gli errori materiali che possono causare disguidi o contestazioni.

Nel dettaglio, quando un cliente inserisce i dati per effettuare un bonifico, la banca del pagatore invia una richiesta alla banca del beneficiario per verificare che il nome e l’IBAN corrispondano. Il sistema restituisce una risposta in pochi secondi: corrispondenza, mancata corrispondenza o corrispondenza parziale. In ambito B2B, la verifica può includere anche identificativi univoci aggiuntivi come partita IVA o codice fiscale. In tutti i casi in cui l’esito è diverso da “corrispondenza” l’utente è informato della discrepanza così da poter decidere consapevolmente se autorizzare o meno l’operazione. Infatti, il servizio non è bloccante ma ha la finalità di notificare al cliente l’eventuale discrepanza tra IBAN e nominativo del beneficiario indicato dal pagatore.

La VoP è progettata per essere interoperabile a livello europeo e si basa sullo schema regolamentare definito dall’European Payments Council, che ne garantisce l’uniformità tecnica e procedurale.

 

GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA VOP
 

La Verification of Payee (VoP) è una risposta concreta e innovativa alle esigenze di trasparenza e affidabilità che caratterizzano l’evoluzione dei pagamenti digitali in Europa. La sua introduzione mira a rafforzare la fiducia degli utenti – privati, imprese e operatori istituzionali – e a supportare lo sviluppo di un’infrastruttura comune, armonizzata e resiliente.

I principali obiettivi strategici della VoP sono:

  • Sicurezza
    La VoP ha l’obiettivo di ridurre il rischio di transazioni errate, assicurando che i fondi vengano trasferiti al destinatario corretto. Il controllo preventivo sulla corrispondenza tra l’IBAN e il nominativo del beneficiario consente di intercettare eventuali errori, migliorando la protezione sia per le imprese che per i consumatori. Il Regolamento UE 2024/886ha introdotto uno strumento di mitigazione volto a contrastare i pattern frodatori; infatti, la VoP è efficace, ad esempio, per alcuni scenari di truffa (es Business e-mail compromised, IBAN swap).
    Si evidenzia che comunque occorre prestare sempre attenzione ai possibili rischi correlati agli scenari di frode.
  • Interoperabilità
    Lo schema VoP SEPA è progettato per funzionare in modo coerente tra i diversi Payment Service Provider operanti nei Paesi dell’Unione Europea e, in un futuro, dello Spazio Economico Europeo. Questo approccio facilita lo scambio di informazioni e garantisce la acompatibilità tra sistemi differenti, promuovendo un ecosistema di pagamenti integrato e omogeneo.
  • Standardizzazione
    L’adozione di regole condivise a livello europeo assicura uniformità nei controlli, nella gestione delle anomalie e nell’esperienza utente. La standardizzazione rende il servizio VoP facilmente scalabile, affidabile e comprensibile, migliorando l’efficienza operativa e riducendo le ambiguità interpretative tra i diversi attori coinvolti.

La VoP non è quindi solo uno strumento tecnico, bensì un fattore abilitante per costruire un’infrastruttura di pagamenti digitali più affidabile, trasparente e conforme alle aspettative di un mercato sempre più esigente.

 

I BENEFICI DELLA VERIFICATION OF PAYEE PER LE AZIENDE
 

L’introduzione della Verification of Payee (VoP) rappresenta un’opportunità per le aziende, che si trovano oggi a operare in un contesto economico sempre più digitale e interconnesso. Se da un lato la normativa impone l’adozione di questo strumento, dall’altro la VoP si configura come un alleato per migliorare la gestione dei flussi finanziari aziendali, incrementare la sicurezza operativa e ottimizzare le risorse.

I principali vantaggi per le imprese includono:

  • Rafforzamento della sicurezza
    La VoP permette di verificare in tempo reale la corrispondenza tra IBAN e nominativo del beneficiario, riducendo il rischio di inviare fondi a destinatari errati o a conti intestati a truffatori. Questo è particolarmente efficace contro truffe come la Business Email Compromise (BEC), in cui i criminali si spacciano per fornitori affidabili per intercettare pagamenti elevati. Evitare una singola operazione fraudolenta può significare risparmiare decine o centinaia di migliaia di euro.
  • Maggiore affidabilità e fiducia nei pagamenti digitali
    Sapere che ogni operazione è soggetta a un controllo automatico e oggettivo rafforza la credibilità dell’azienda verso clienti e fornitori, migliorando le relazioni commerciali e riducendo le controversie legate a pagamenti errati o non pervenuti.
  • Efficienza operativa e riduzione degli errori
    La verifica automatica dei dati riduce la necessità di controlli manuali e limita gli errori di inserimento. Ne deriva una riduzione delle operazioni correttive e una maggiore efficienza nei processi amministrativi e di tesoreria.

In quest’ottica, la VoP non è solo uno strumento di controllo, ma un concreto supporto per le aziende che puntano a rafforzare la propria resilienza operativa, a tutelare i propri flussi finanziari e a sostenere la crescita in un contesto competitivo e regolamentato.

 

ESPERIENZE EUROPEE: I PRIMI PAESI AD ADOTTARE LA VERIFICA DEL BENEFICIARIO
 

Prima della definizione di uno schema armonizzato a livello europeo, alcuni Paesi avevano già sperimentato soluzioni VoP su scala nazionale, offrendo un’anticipazione degli effetti concreti che l’introduzione di questo strumento può generare all’interno del tessuto imprenditoriale.

Nel Regno Unito, il sistema Confirmation of Payee (CoP), introdotto nel 2020 da Pay.UK, ha reso obbligatoria la verifica del beneficiario per le principali banche. Le aziende, in una prima fase, hanno dovuto adeguare i propri sistemi informativi e ridefinire i flussi operativi per gestire le nuove logiche di controllo. Questo ha comportato un iniziale investimento tecnico e organizzativo. Tuttavia, nel medio termine, il CoP ha portato ad un rafforzamento della sicurezza e alla riduzione dei costi connessi a errori nei bonifici, oltre a un calo delle contestazioni e un miglioramento della reputazione aziendale nei confronti di clienti e fornitori.

Un caso particolarmente virtuoso è quello dei Paesi Bassi, dove il servizio di SurePay, adottato già dal 2017 da un consorzio di banche, ha dimostrato un impatto tangibile nella prevenzione delle frodi e nella diminuzione dei pagamenti errati. Anche in questo contesto, le imprese hanno beneficiato nel tempo di processi più snelli, meno vulnerabilità operative e un rafforzamento della compliance interna.

Svezia, Finlandia e Belgio hanno adottato approcci simili, spesso integrati nei servizi digitali bancari, ma l’assenza di standard condivisi ha limitato l’interoperabilità tra operatori di Paesi diversi.

Le esperienze nazionali hanno comunque confermato che l’introduzione di strumenti VoP rappresenta una leva di evoluzione non solo in chiave normativa, ma anche in termini di efficienza e affidabilità dei pagamenti aziendali. Da qui la spinta europea alla creazione del VoP SEPA Scheme, con l’obiettivo di estendere questi benefici su scala europea, garantendo coerenza, scalabilità e integrazione tra tutti i Payment Service Provider.

 

UN’ INFRASTRUTTURA CONDIVISA PER UN’EUROPA PIÙ COMPETITIVA
 

L’adozione della Verification of Payee rientra in una visione più ampia di rafforzamento dell’infrastruttura europea dei pagamenti digitali. In un contesto dove la velocità è ormai un requisito imprescindibile, l’obiettivo è affiancare all’immediatezza delle operazioni una maggiore sicurezza. A tal fine, la VoP si appoggerà a infrastrutture già operative come CBI Globe, in Italia, ed EBA Clearing, a livello paneuropeo, che faciliteranno l’integrazione tra i Payment Service Provider.

Standard condivisi, regole uniformi e interoperabilità tecnica rappresentano gli elementi chiave per ridurre la frammentazione e promuovere un ecosistema finanziario realmente integrato. La VoP, in questo senso, è uno strumento concreto per favorire l’innovazione e la competitività del sistema europeo, ponendo le basi per un mercato unico dei pagamenti digitali più efficiente e orientato alla fiducia.

L’obbligatorietà della Verification of Payee a partire da ottobre 2025 rappresenta per le imprese italiane un’occasione per migliorare la gestione dei flussi finanziari, ridurre i rischi operativi e conformarsi agli standard più avanzati in ambito europeo. Un passo avanti verso un mercato più resiliente, più efficiente e più integrato, a vantaggio di tutta la collettività economica.


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