Negli ultimi anni si è verificato un rapido aumento di episodi di cybercrime, con minacce sempre più sofisticate che mettono a rischio la sicurezza finanziaria delle aziende. Questo articolo esplora il concetto di cybercrime e il ruolo cruciale delle banche nel proteggere gli interessi finanziari dei propri clienti. Analizzeremo le minacce emergenti, i principali reati informatici contro le aziende e le strategie di difesa per le imprese.
CHE COS’È IL CYBERCRIME
Il cybercrime si riferisce a un'ampia gamma di attività criminali che coinvolgono l'uso della tecnologia informatica per scopi illegali. Queste attività possono includere attacchi informatici, frodi finanziarie, phishing aziendale e molto altro ancora. Il cybercrime può avere severe conseguenze per le aziende, implicando perdite finanziarie, danni reputazionali e interruzioni dei servizi.
QUALI SONO I PRINCIPALI REATI INFORMATICI CONTRO LE AZIENDE
Le aziende possono essere vittime di una vasta gamma di reati informatici, tra cui:
- Attacchi ransomware: questo tipo di attacco blocca l'accesso ai sistemi informatici aziendali, rendendo impossibile l'utilizzo dei dati fondamentali per l’operatività aziendale, cifrandoli. Gli aggressori richiedono quindi un pagamento, spesso in criptovalute, per fornire la chiave di decrittazione necessaria per ripristinare l'accesso. Questo attacco può causare interruzioni significative nelle attività aziendali e perdite finanziarie considerevoli e, di conseguenza, anche danni reputazionali.
- Truffe finanziarie: mirano a sottrarre denaro o a ottenere indebitamente fondi dalle aziende. Si tratta di vere e proprie manipolazioni operate dal truffatore con lo scopo di indurre le persone a emettere ordini di pagamento con cui trasferire fondi a conti bancari fraudolenti. Le truffe finanziarie possono causare perdite finanziarie significative e danneggiare gravemente la reputazione dell'azienda.
- Attacchi deepfake: sono attacchi che utilizzano tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale generativa, per creare contenuti falsi che possono essere utilizzati per scopi fraudolenti o di manipolazione in grado, ad esempio, di ricostruire e simulare la voce, le espressioni facciali o i movimenti del corpo di un soggetto e utilizzarle per comunicazioni video o audio. Questi contenuti manipolati possono essere utilizzati per diffondere false informazioni o danneggiare la reputazione di un'azienda, causando danni significativi alla sua immagine pubblica, oltre che perdite finanziarie.
- Phishing: è un attacco informatico utilizzato dagli aggressori per ottenere dati personali, come credenziali di accesso o informazioni finanziarie, attraverso comunicazioni ingannevoli. L’obiettivo è quello di carpire informazioni riservate (user id, password, numeri di carte di credito, PIN, ecc.) con l’invio di false e-mail. Le comunicazioni, infatti, sembrano provenire da fonti affidabili e sono congegnate in maniera tale da convincere i destinatari ad aprire un allegato o cliccare su un link per accedere a informazioni personali e riservate. Queste informazioni possono essere utilizzate per compiere ulteriori attacchi o frodi, mettendo a rischio la sicurezza finanziaria dell'azienda.
- Spamming: coinvolge l'invio massivo di e-mail indesiderate, spesso contenenti malware o link fraudolenti. Questi messaggi possono essere progettati per diffondere virus informatici o rubare informazioni riservate dall'azienda. L'esposizione a tali minacce può compromettere la sicurezza dei dati aziendali e, conseguentemente, la sicurezza finanziaria dell'azienda.
- Attacchi D-DoS (Distributed Denial of Service): gli attacchi D-DoS sono progettati per rendere inaccessibili i servizi aziendali sovraccaricandoli con traffico illegittimo. Questi attacchi possono causare interruzioni nei servizi online dell'azienda, impedendo ai clienti di accedere ai propri servizi o causando ritardi nelle operazioni aziendali. Questo può portare a perdite finanziarie e danneggiare la reputazione dell'azienda.